Assindatcolf, sul proprio sito internet, ha riepilogato le mansioni di una badante che non includono solo la cura della persona, in molti casi anche non autosufficiente per età o per patologia, ma anche il supporto emotivo, organizzativo e pratico.
In particolare, i compiti della badante spaziano dalle attività che riguardano l’assistenza all’individuo alle commissioni e alla preparazione dei pasti.
Quindi non solo mansioni pratiche ma anche la capacità di empatizzare con l’assistito così da essere in grado di stabilire un rapporto di fiducia e relazionarsi al meglio con i familiari.
Infatti, anche la comunicazione rientra tra le competenze essenziali per sapersi confrontare con l’anziano e con tutte le persone che rientrano nella sua sfera personale. Oggi giorno saper comunicare anche mediante l’ausilio dei dispositivi e delle piattaforme come WhatsApp diviene importante soprattutto in situazioni di emergenza.
Infine, svolgere la professione della badante il più delle volte richiede forza fisica per gestire i lavori domestici ed essere di aiuto durante gli spostamenti dell’assistito con limitate capacità deambulatorie.
Le mansioni di una badante non differiscono a seconda che questa sia convivente o meno quello che cambia è solo il tempo che trascorre in casa. Una badante convivente, secondo le normative contrattuali, lavora 10 ore giornaliere, non consecutive, per un massimo di 54 ore settimanali, mentre una badante non convivente a tempo pieno lavora 8 ore giornaliere, non consecutive, fino a 40 ore settimanali distribuite in 5 o 6 giorni. Al personale convivente dovranno essere in ogni caso garantite 11 ore di riposo consecutivo.
Se la famiglia non può coprire gli orari ed i giorni di riposo della badante diurna, dovrà assumere un secondo lavoratore come la badante notturna per svolgere attività esclusivamente nell’arco temporale compreso tra le ore 20:00 e le 8:00 della mattina seguente. In questo arco temporale, se necessario, la badante è designata a svolgere attività di assistenza e quindi non a dormire.
Anche se assunta come convivente un’unica badante non è sufficiente a coprire le 24 ore di una giornata, o tutti i giorni di una settimana. Infatti, come ogni lavoratore anche la badante ha diritto ad un orario di lavoro consono e ai riposi. Nel mansionario della badante convivente rientrano: igiene quotidiana della persona assistita, aiuto nel vestirsi, cura del bucato, preparazione dei pasti e assistenza durante gli stessi, somministrazione dei medicinali prescritti, pulizia e riordino della casa, spesa e commissioni, supporto nei movimenti e nella deambulazione in casa, assistenza durante passeggiate o visite mediche, supporto emotivo e compagnia.
La badante non convivente ha come compito principale l’assistenza alla persona. Le mansioni secondarie includono la cura della casa, come riordino e pulizie, da svolgere quando l’anziano non ha bisogno di cure particolari, ad esempio durante il riposo pomeridiano.
Infine, Assindatcolf evidenzia la distinzione tra le mansioni che deve svolgere una badante e quelle di una colf. La differenza principale tra queste due professioni risiede nei destinatari del lavoro. La badante è una figura di assistenza alla persona, mentre la colf si occupa di gestire la casa e di curare l’ordine e la pulizia.