Cancerogenicità del talco e dell'acrilonitrile: nuove valutazioni IARC

Lug 18, 2024 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

L’International Agency for Research on Cancer (IARC), l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha recentemente valutato la cancerogenicità del talco e dell’acrilonitrile. I risultati di questa valutazione sono stati pubblicati in un articolo di sintesi su The Lancet Oncology e saranno descritti in dettaglio nel Volume 136 delle Monografie IARC, che sarà pubblicato nel 2025.

Esposizione all’Acrilonitrile: un rischio occupazionale e ambientale

L’Acrilonitrile è un composto organico volatile principalmente utilizzato nella produzione di polimeri. Questi includono il poliacrilonitrile, lo stirene-acrilonitrile, l’Acrilonitrile butadiene stirene e altri elastomeri sintetici come l’Acrilonitrile butadiene. Gli usi di questi polimeri spaziano dalle fibre per abbigliamento, tappeti e altri tessuti, alle plastiche per prodotti di consumo, parti automobilistiche e costruzioni. L’esposizione professionale all’Acrilonitrile può verificarsi durante la sua produzione e il suo utilizzo nella produzione di polimeri. Inoltre, l’Acrilonitrile è presente nel fumo di sigaretta. Di conseguenza, la popolazione generale è esposta all’Acrilonitrile principalmente attraverso l’inalazione del fumo di sigaretta (compreso il fumo passivo). Un’altra fonte di esposizione è l’inquinamento atmosferico.

Acrilonitrile: un cancerogeno certo per l’uomo

Il Gruppo di lavoro ha classificato l’Acrilonitrile come cancerogeno per l’uomo (Gruppo 1) sulla base di prove sufficienti di cancro nei polmoni negli esseri umani. C’era anche una limitata evidenza negli esseri umani per il cancro alla vescica. Le prove provenivano principalmente da studi su lavoratori che producono o utilizzano Acrilonitrile. Inoltre, c’era una prova sufficiente di cancro negli animali sperimentali e una forte evidenza meccanicistica delle caratteristiche chiave dei cancerogeni nei sistemi sperimentali.

Talco robabile cancerogeno per l’uomo

Il talco, un minerale che si verifica naturalmente, viene estratto in molte regioni del mondo. L’esposizione al talco si verifica in ambienti lavorativi durante l’estrazione e la macinazione o l’elaborazione del talco, o durante la produzione di prodotti contenenti talco. L’esposizione della popolazione generale attraverso l’uso di cosmetici e polveri per il corpo contenenti talco è la più documentata; tuttavia, l’esposizione attraverso alimenti, farmaci e altri prodotti di consumo è probabile, sebbene meno ben documentata.

Dopo aver esaminato attentamente la letteratura scientifica disponibile, il Gruppo di lavoro di 29 esperti internazionali ha classificato il talco come probabilmente cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2A) sulla base di una combinazione di prove limitate di cancro negli esseri umani (per il cancro ovarico), prove sufficienti di cancro negli animali sperimentali e forti prove meccanicistiche che il talco mostra caratteristiche chiave dei cancerogeni nelle cellule primarie umane e nei sistemi sperimentali.

Conclusione

Queste nuove valutazioni dell’IARC sottolineano l’importanza della ricerca continua sulla cancerogenicità delle sostanze a cui siamo esposti quotidianamente, sia sul posto di lavoro che nella vita di tutti i giorni. La classificazione dell’IARC indica la forza delle prove che una sostanza o un agente può causare il cancro, ma non indica il livello di rischio di cancro associato all’esposizione a diversi livelli o in diversi scenari. Il rischio di cancro associato a sostanze o agenti che ricevono la stessa classificazione può essere molto diverso, a seconda di fattori come il tipo e l’entità dell’esposizione e l’effetto dell’agente a un dato livello di esposizione.

Per ulteriori informazioni sulle Monografie IARC, visitare il sito web. 

In allegato la comunicazione IARC (Lingua inglese)

Articoli recenti

Ancora possibile ottenere il Bonus 100 euro

L’Agenzia delle entrate, nell’apposita sezione del mod. 730/2025 e mod. Redditi PF 2025, rispondendo ad alcuni quesiti, ha ribadito che i contribuenti che, pur in possesso dei requisiti, non hanno richiesto al datore di lavoro il bonus 100 euro, riconosciuto dal...

Non sempre l’anticipazione del TFR è esente da contributi

L’INL, con la Nota n. 616 del 3 aprile 2025, ha precisato che il contratto collettivo o individuale possono prevedere le condizioni, anche diverse da quelle individuate dall’art. 2120 c.c., in presenza delle quali è consentita l’anticipazione delle quote accantonate...

Intermittenti in Uniemens anche senza compenso né indennità

L’INPS ha pubblicato il messaggio n. 1322 del 18 aprile 2025, con cui ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle modalità di computo dei lavoratori intermittenti e alla loro valorizzazione in Uniemens. L’istituto ricorda che tali lavoratori devono essere computati...

TFR coefficiente di rivalutazione marzo 2025

Il coefficiente di rivalutazione del TFR, per le cessazioni del rapporto di lavoro intervenute nel periodo 15 marzo 2025 – 14 aprile 2025 è stato fissato al 1,123752 (comunicato ISTAT). L’indice di aprile 2025 sarà diffuso il 16 maggio 2025 secondo il calendario...

Esonero Under 36: al via la campagna di comunicazione

L’INPS, con un comunicato stampa del 15 aprile 2025, ha reso noto di aver inviato, alle aziende già beneficiarie dell’esonero contributivo ex art. 1, commi 10-15, della L. 178/2020, un avviso con il quale le stesse sono state invitate a fornire specifiche informazioni...

Abruzzo: cambiano le aliquote dell’addizionale regionale

Sulla G.U. n. 87 del 14 aprile 2025, è stato pubblicato il comunicato della regione Abruzzo con cui l’ente territoriale ha reso noto di aver variato l’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef. A decorrere dall'anno di imposta 2025, l'aliquota è stabilita secondo...

Ateco 2025: INPS chiede un confronto con il datore di lavoro

L’INPS, con il Messaggio n. 1246 del 10 aprile 2025, a seguito della nuova classificazione Ateco 2025 sulla quale è già intervenuta la circolare 71/2025, ha fornito le indicazioni ai propri operatori, precisando, tra l’altro, che se il datore di lavoro non dispone...

Reddito da accordo conciliativo: tassabile come lavoro dipendente

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’Interpello n. 98 del 14 aprile 2025, ha chiarito che le somme corrisposte al lavoratore in sede di conciliazione giudiziale per la cessazione del rapporto di lavoro sono da considerarsi reddito di lavoro dipendente e,...

Esonero under 35: la misura cambia in base al momento dell'assunzione

Il Ministero del lavoro, in data 14 aprile 2025, ha reso noto sul proprio sito che sono stati sottoscritti i due decreti di attuazione dei bonus per giovani e donne previsti dal Decreto Coesione. I provvedimenti definiscono i criteri e le modalità operative...