Un documento edito dal CIIP (Consulta Interassociativa per la prevenzione) affronta l’argomento dell’accomodamento ragionevole, un concetto emergente nel mondo del lavoro che mira a garantire l’uguaglianza per i lavoratori con disabilità. Esamina la definizione di disabilità, come interpretata dalla Corte di Giustizia Europea, e discute come l’accomodamento ragionevole non sia solo una questione di riduzione dei rischi lavorativi, ma coinvolga anche aspetti organizzativi e modalità di lavoro. Importante sottolineare l’importanza di un cambiamento culturale e di un impegno attivo da parte di tutti i soggetti coinvolti per realizzare un ambiente di lavoro più inclusivo e rispettoso delle esigenze di tutti i lavoratori.
Cosa tratta:
L’accomodamento ragionevole, come definito dalla Convenzione ONU del 13 dicembre 2006 e dalla Direttiva 2000/78/CE, è un concetto che sta guadagnando sempre più rilevanza nel mondo del lavoro. Questo termine si riferisce all’insieme di misure adottate per garantire che i lavoratori con disabilità possano svolgere le loro attività lavorative su un piano di parità con gli altri, senza limiti o discriminazioni.
Chi è coinvolto?
Il concetto di disabilità, come chiarito dalle sentenze della Corte di Giustizia Europea del 2013, è molto ampio. Non riguarda solo le condizioni riconosciute dalle specifiche normative di settore, ma tutti i casi in cui una persona non può svolgere appieno la propria attività lavorativa a causa di problemi di salute fisica o mentale. Questo include:
Lavoratori con disabilità accertata
Lavoratori riconosciuti invalidi a causa di infortunio o malattia professionale
Soggetti fragili o affetti da patologie croniche
Lavoratori parzialmente o totalmente inidonei alla mansione specifica
Lavoratori parzialmente o totalmente inidonei alla qualifica
Cosa significa Accomodamento Ragionevole?
L’accomodamento ragionevole non è solo la riduzione dei rischi lavorativi, ma riguarda anche gli aspetti organizzativi e soprattutto gli aspetti relativi al contenuto e alle modalità di lavoro. L’obiettivo non è solo di mantenere il posto di lavoro e la retribuzione, ma di valorizzare talento e competenze in una logica di inclusione, che impedisca ogni forma di discriminazione.
Cambiamenti Culturali
Questo approccio comporta importanti cambiamenti culturali per i soggetti aziendali che gestiscono la produzione, per il RSPP, per il medico competente, per il lavoratore disabile o inidoneo e per tutti gli altri lavoratori. Questi cambiamenti richiedono una collaborazione sinergica e attiva tra tutte le parti coinvolte.
Gestione della Diversità e Inclusione
La tematica dell’accomodamento ragionevole travalica i confini delle politiche aziendali di salute e sicurezza e diventa parte integrante delle politiche di gestione del personale attente alla diversità ed inclusione. Questo richiede il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali, la condivisione degli obiettivi e la definizione di regole e procedure.
Giudizio di Idoneità e Accomodamento Ragionevole
Il giudizio di idoneità e l’accomodamento ragionevole sono due momenti distinti ma coerenti. Il primo valuta le condizioni di salute del lavoratore in funzione dei rischi lavorativi specifici e delle richieste prestazionali del compito lavorativo. Il secondo, invece, si concentra sull’adattamento del lavoro al lavoratore, tenendo conto delle sue condizioni di salute.
Il documento infine prova a proporre una procedura operativa.
Conclusione
L’accomodamento ragionevole rappresenta un passo importante verso un ambiente di lavoro più inclusivo e rispettoso delle esigenze di tutti i lavoratori. Richiede un cambiamento culturale significativo e un impegno attivo da parte di tutti i soggetti coinvolti. Tuttavia, i benefici in termini di valorizzazione del talento e delle competenze, nonché di prevenzione della discriminazione, rendono questo sforzo non solo necessario, ma anche profondamente gratificante.
In allegato il documento CIIP.