L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) ha sempre avuto un ruolo centrale nella promozione della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro in Italia. Con la nuova pubblicazione in tema di valutazione del rischio in ottica di genere, l’INAIL si concentra su un aspetto fondamentale e spesso trascurato nella valutazione dei rischi lavorativi: la prospettiva di genere.
Di cosa si tratta:
La valutazione del rischio in ottica di genere riconosce che uomini e donne possono essere esposti a rischi lavorativi in modi diversi e che le misure preventive devono tenere conto di queste differenze per essere veramente efficaci. Non si tratta solo di una questione di equità, ma anche di efficienza e di protezione adeguata a tutti i lavoratori.
Gli uomini e le donne spesso svolgono lavori differenti o, se svolgono lo stesso lavoro, possono affrontare rischi diversi a causa di differenze fisiche, fisiologiche e sociali. Ad esempio:
Le donne, in media, possono avere una minore massa muscolare rispetto agli uomini, il che può influire sulla loro capacità di svolgere lavori fisicamente pesanti senza adeguati ausili ergonomici;
Le donne possono essere maggiormente esposte a rischi legati alla riproduzione, come gli effetti di sostanze chimiche teratogene. Inoltre, fattori come il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa possono influire sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro;
Gli stereotipi di genere possono portare a una segregazione occupazionale, con le donne spesso concentrate in settori come la sanità, l’istruzione e il lavoro domestico, che presentano specifici rischi ergonomici, biologici e psicosociali.
La nuova pubblicazione dell’INAIL si propone di:
Sensibilizzare e quindi di aumentare la consapevolezza tra i datori di lavoro, i lavoratori e i professionisti della sicurezza sui rischi specifici che possono colpire uomini e donne in modo diverso;
Fornire strumenti pratici: offrire linee guida, checklist e strumenti di valutazione che aiutino a identificare e mitigare i rischi specifici di genere nei diversi settori lavorativi;
Promuovere la ricerca, incoraggiando ulteriori studi e raccolta dati per comprendere meglio come i rischi lavorativi influenzano uomini e donne in modo differente e sviluppare soluzioni mirate;
Migliorare la formazione, integrando prospettiva di genere nei programmi di formazione sulla sicurezza e salute sul lavoro per garantire che tutti i lavoratori ricevano una formazione adeguata e pertinente.
Per implementare efficacemente queste raccomandazioni, è cruciale che le aziende adottino un approccio proattivo. Questo può includere:
Valutazioni periodiche dei rischi specifici di genere;
Consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici per comprendere meglio le loro esigenze e esperienze;
Adattamento delle misure preventive alle necessità specifiche di uomini e donne.
La valutazione del rischio in ottica di genere permette di ridurre gli infortuni e le malattie professionali, oltre ad aumentare il benessere generale dei lavoratori con il conseguente aumento della produttività.
Conclusione
In conclusione, la nuova pubblicazione dell’INAIL sulla valutazione del rischio in ottica di genere, presente in allegato, rappresenta un passo avanti significativo verso la creazione di ambienti di lavoro più sicuri e inclusivi per tutti.