A partire dal 1° ottobre 2024 entrerà in vigore la nuova classificazione delle professioni CP2021, che rappresenta un aggiornamento significativo rispetto alla versione precedente del 2011 (CP2011). Questa revisione ha lo scopo di allineare la classificazione delle professioni ai cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro negli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda l’evoluzione tecnologica, organizzativa e digitale.
La classificazione delle professioni è uno strumento cruciale per raggruppare le diverse occupazioni presenti nel mercato del lavoro, secondo criteri di competenza e conoscenza. Con la revisione CP2021, si è cercato di mantenere la struttura di base della versione precedente, ma con alcune modifiche importanti nei primi tre grandi gruppi di professioni.
Tra le principali novità, emerge una revisione delle professioni all’interno della Pubblica Amministrazione, nonché una più articolata distinzione tra imprenditori e amministratori di grandi e piccole imprese. Questo lavoro si inserisce nel quadro del grande gruppo 1, che include figure dirigenziali e amministrative. Anche il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) ha ricevuto maggiore attenzione con l’introduzione di un gruppo specifico (grande gruppo 2), mentre nel grande gruppo 3 sono state integrate nuove professioni emergenti.
L’elenco delle professioni è stato inoltre arricchito con nuove professionalità, riflettendo l’attuale realtà del mercato del lavoro, e sono state eliminate le figure considerate obsolete. Per garantire la continuità e la comparabilità dei dati, sono state realizzate tabelle di raccordo tra le versioni CP2011 e CP2021.
Il processo di aggiornamento è stato condotto da un comitato di esperti provenienti da numerose istituzioni, tra cui Istat, Inapp, Inail, Unioncamere, Inps, Miur, Anpal, Ministero del Lavoro, Aran, Mef, Dipartimento per la Funzione Pubblica e Formez. L’adozione condivisa della nuova classificazione rende CP2021 uno strumento trasversale e utilizzato da molte amministrazioni pubbliche.
Anche l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) ha provveduto ad aggiornare i propri sistemi informativi per adeguarsi alla nuova classificazione. Gli utenti che devono inviare denunce o comunicazioni di infortuni e malattie professionali, comprese quelle legate a silicosi e asbestosi, potranno già utilizzare il nuovo nomenclatore CP2021. I moduli sono disponibili online nella sezione “Tabelle di decodifica dei dati” dei servizi dedicati alle denunce di infortunio e malattia professionale.