Un innovativo approccio alla sicurezza sul lavoro, la Human and Organizational Performance (HOP), sta guadagnando terreno. Basata sul presupposto che l’errore umano è inevitabile, la HOP si concentra sulla creazione di sistemi più resilienti, in grado di mitigare gli effetti negativi degli errori. Al cuore della HOP c’è la comunicazione. L’ascolto attivo e il dialogo aperto tra lavoratori e management sono fondamentali per identificare le situazioni a rischio e implementare soluzioni efficaci. Analizzando eventi passati, presenti e futuri, le organizzazioni possono costruire una cultura di sicurezza proattiva, dove l’apprendimento continuo è la chiave per il miglioramento.
Cosa tratta:
Una nuova filosofia di prevenzione, utilizzata oltre oceano promette di migliorare la salute e la sicurezza nelle organizzazioni. Un vero e proprio programma di miglioramento che promette di ottenere buoni risultati. La conversazione è fondamentale per la HOP (Human and Organizational Performance) e diventa cruciale per il suo successo. L’ascolto attivo e l’apprendimento (tra lavoratori e tra lavoratori e management) sono necessari per comprendere dove possono verificarsi fallimenti e perdite.
I sistemi di Human and Organizational Performance, meglio conosciuti come HOP, hanno recentemente attirato l’attenzione di molte organizzazioni, che li vedono come un ottimo approccio, per migliorare le prestazioni in materia di sicurezza.
Il presupposto della HOP è che l’errore umano è inevitabile, quindi attraverso una migliore gestione e analisi dei processi, le organizzazioni potrebbero ridurre l’effetto dell’errore umano promuovendo difese che riducono il rischio.Con questo approccio, le organizzazioni possono costruire una robustezza del sistema di gestione comprendendo come i lavoratori svolgono le loro attività quotidiane, identificando i gap o gli errori nel sistema di gestione e colmandoli attraverso quelle che vengono comunemente chiamate difese.
La comunicazione è il cuore della HOP (e non solo)
La conversazione è imperativa per la HOP e cruciale per il suo successo. L’ascolto attivo e l’apprendimento (tra lavoratori e tra lavoratori e management) sono necessari per comprendere dove possono verificarsi fallimenti e perdite. Questo richiede di :
- Guardare agli eventi passati dove si sono verificati incidenti,
- Esaminare il presente dove gli errori sono pronti a colpire,
- Avere uno sguardo sul futuro per identificare compiti lavorativi che aumentano la possibilità di incidenti.
La prima dimensione della HOP riguarda l’esperienza e la comunicazione e cerca di comprendere le informazioni raccolte e gli approfondimenti condivisi da coloro che sono più vicini al lavoro, i lavoratori in prima linea che riconoscono le situazioni propense all’errore perché le hanno vissute. L’altra dimensione della HOP è probabilmente familiare a molti professionisti che si occupano di HSE, ed è l’uso di un approccio sistemico alla sicurezza per identificare e comprendere gli errori e poi eliminarli o controllarli. Il più classico degli approcci sistemici alla sicurezza utilizza strumenti di ingegneria e gestione per identificare, analizzare e controllare i pericoli, non solo i rischi. Attraverso questo processo, i fattori umani vengono identificati e affrontati insieme a qualsiasi attributo organizzativo che possa minacciare le difese e aumentare il rischio. È importante comprendere che la HOP non è un programma, ma un processo di miglioramento che migliora nel tempo man mano che cresce la fiducia nell’organizzazione.
La HOP come tutti gli approcci più moderni, si è dotata di alcuni principi fondamentali per definire meglio il campo di azione ed i limiti della metodologia. Il tutto allora viene definito con cinque principi, che nella pratica e nell’ applicazione quotidiana, vengono ampiamente adottati dalla maggior parte dei praticanti della HOP:
- Le persone commettono errori.
- Le situazioni propense all’errore sono prevedibili.
- Tutte le azioni umane sono influenzate dal contesto in cui si verificano
- Gli sconvolgimenti operativi possono essere evitati
- La nostra risposta al fallimento è importante.
Considerando ed analizzando nel profondo questi principi, è comprensibile come il cambiare la nostra risposta quando si verifica un incidente, passando da una cultura della colpa a una cultura della comprensione e della analisi. Le deviazioni nel sistema di lavoro si sono sempre verificate, si verificheranno e a volte otterremo qualcosa di diverso da ciò che ci aspettiamo o da quello che sarebbe lecito aspettarsi.
Le persone lavorano all’interno del contesto produttivo e sociale, governato attraverso dei sistemi di gestione, e questi sistemi devono difendersi adeguatamente contro l’errore umano. In altre parole, è importante comprendere come anche il semplice principio del ricevere ed accettare dati dalle fonti più diverse fornisce e fornirà una forma di intelligenza operativa che a sua volta può essere utilizzata per costruire ulteriori controlli, nella lotta costante all’ errore umano.
L’adozione della HOP aumenta la partecipazione di management e lavoratori, aiutando le organizzazioni a imparare in primis dalle proprie esperienze, ma anche da quelle di comparto o territoriali. Aumentando la conoscenza dei rischi presenti nel nostro sistema di lavoro o nei nostri processi, si apre la porta a livelli di controllo sempre più efficaci. Un approccio combinato e integrato supporta l’idea di una partnership progressiva tra management e lavoratori che operano insieme con l’obiettivo di gestire la sicurezza e la salute in un modo che riduca il potenziale di incidente. (In inglese si usa il termine LOSS che può essere tradotto con “perdita” e quindi che può richiamare di più il concetto di infortunio mortale o al contrario banalizzare molto l’accaduto. Il termine incidente è una libera interpretazione, in quanto con il termine incident si intende più genericamente un evento negativo indesiderato e non pianificato attribuibile a qualsiasi causa, che ha la capacità di produrre lesioni, malattie o danni materiali o perdita di processo.)
Si può integrare la HOP con la Gestione HSE?
La HOP si allinea perfettamente con la gestione della salute e sicurezza, concentrandosi su strategie proattive per minimizzare i pericoli sul posto di lavoro. Il principio fondamentale della HOP che l’errore umano è inevitabile ma gestibile rafforza la necessità di pratiche efficaci di salute e sicurezza che vadano oltre la conformità. Promuovendo una comunicazione aperta tra lavoratori e management, le organizzazioni possono identificare meglio i rischi e implementare soluzioni che proteggano i lavoratori. La HOP promuove l’idea che l’ambiente di lavoro deve essere progettato per anticipare e ridurre gli errori, il che completa gli obiettivi dei sistemi di gestione della salute e sicurezza che mirano a creare condizioni di lavoro più sicure e prevenire incidenti prima che si verifichino. Integrando i principi della HOP con un software EHS, le organizzazioni possono creare una cultura di miglioramento continuo, dove sia il management che i lavoratori collaborano per migliorare le prestazioni di sicurezza e mitigare i rischi. Con il monitoraggio e la reportistica in tempo reale, le organizzazioni possono utilizzare queste piattaforme per identificare situazioni propense all’errore e rispondere in modo proattivo.
A chiudere
La HOP offre un approccio lungimirante per minimizzare i pericoli sul posto di lavoro riconoscendo, analizzando e gestendo al meglio l’errore umano con la collaborazione di tutti. Queste tecniche promettono grande potenziale e promuovere un ambiente di lavoro più sicuro, se combinate con pratiche robuste di gestione della salute e sicurezza e supportate da moderni software EHS. Enfatizzando la comunicazione, la collaborazione e gli approfondimenti basati sui dati, le organizzazioni possono ridurre proattivamente i rischi, migliorare la sicurezza operativa e costruire una cultura di miglioramento continuo.
In tema di errore umano guarda anche: Interazione uomo-macchina
Indicazioni operative
Un esempio può mostrare come la HOP possa trasformare un incidente in un’opportunità di miglioramento continuo, promuovendo una cultura della sicurezza e della collaborazione.
Esempio Pratico di HOP: Settore Manifatturiero
Scenario: In una fabbrica di produzione di componenti automobilistici, un lavoratore addetto alla manutenzione ha accidentalmente attivato un macchinario mentre stava eseguendo una riparazione, causando un infortunio. L’azienda decide di applicare i principi della HOP per prevenire futuri incidenti simili.
Applicazione dei Principi HOP:
1. Analisi dell’errore
Principio: Le persone commettono errori.
Azione: L’azienda riconosce che l’errore umano è inevitabile e non colpevolizza il lavoratore. Invece, analizza l’incidente per capire come e perché è avvenuto.
2. Identificazione delle situazioni propense all’errore
Principio: Le situazioni propense all’errore sono prevedibili.
Azione: Viene condotta un’analisi per identificare tutte le situazioni in cui un errore simile potrebbe verificarsi. Si scopre che la procedura di blocco del macchinario non era chiaramente definita.
3. Contesto e Comportamenti
Principio: Tutte le azioni umane sono influenzate dal contesto in cui si verificano.
Azione: Si esamina il contesto lavorativo del manutentore, inclusi i turni di lavoro, la formazione ricevuta e le condizioni ambientali. Si scopre che il lavoratore era stanco a causa di turni prolungati.
4. Prevenzione degli Sconvolgimenti Operativi
Principio: Gli sconvolgimenti operativi possono essere evitati.
Azione: Vengono implementate nuove procedure di sicurezza, inclusa una chiara segnaletica e un sistema di blocco più intuitivo. Inoltre, si rivedono i turni di lavoro per evitare la stanchezza eccessiva.
5. Risposta al Fallimento
Principio: La nostra risposta al fallimento è importante.
Azione: L’azienda adotta un approccio di apprendimento dall’incidente piuttosto che di punizione. Viene organizzata una sessione di formazione per tutti i lavoratori per discutere l’incidente e le nuove misure di sicurezza.
Risultati
Grazie all’applicazione dei principi della HOP, l’azienda non solo migliora le sue procedure di sicurezza, ma anche la comunicazione e la fiducia tra i lavoratori e il management. Questo approccio proattivo riduce il rischio di incidenti futuri e crea un ambiente di lavoro più sicuro e collaborativo.