Alluvioni – come affrontarli nel piano d’emergenza

Ott 30, 2024 | News

fonte articolo: www.zhrexpert.it

Anche nelle ultime settimane abbiamo assistito a precipitazioni eccezionali e non che hanno causato disagi in numerose regioni italiane.

Nel redigere il piano d’emergenza di un’organizzazione, il rischio alluvione non può essere ignorato. Anche se non è possibile prevedere, anche in caso di allerta, se effettivamente si verificherà un’alluvione nella nostra zona, è possibile definire una procedura e prepararsi a rispondere ad un eventuale evento.

Conoscere il territorio

Per stabilire il rischio alluvione a cui sono esposte le infrastrutture di un’organizzazione, è possibile utilizzare diversi strumenti, fra cui la mosaicatura della pericolosità idraulica realizzata dall’ISPRA, che si basa sui criteri del D.Lgs. 49/2010, decreto di attuazione della direttiva europea 2007/60/CE. Il decreto prevede tre scenari:

  1. pericolosità elevata con tempo di ritorno fra 20 e 50 anni (alluvioni frequenti);
  2. pericolosità media con tempo di ritorno fra 100 e 200 anni (alluvioni poco frequenti);
  3. pericolosità bassa (scarsa probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi).

Inoltre, è necessario tenersi informati tramite i diversi canali disponibili (news, canali della Protezione Civile, canali delle istituzioni locali) per sapere se sono previste allerte meteo e per monitorare la situazione.

Prevenzione

Se ci troviamo in un’area a rischio medio o elevato, è necessario valutare una serie di azioni di prevenzione dei danni:

  • anzitutto, stipulare una polizza assicurativa che copra i danni anche in caso di alluvione, come molte aziende già fanno. Si ricorda, inoltre, che il 1° gennaio 2025 entrerà in vigore l’obbligo di stipulare polizze assicurative per danni derivanti da catastrofi naturali. L’obbligo è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2024 e interessa tutte le aziende con sede legale o stabile organizzazione in Italia;
  • evitare di collocare in sotterranei macchine e altri elementi fondamentali anche per riprendere l’attività dopo la fine di un’emergenza, come i server;
  • valutare l’installazione di un gruppo di continuità o UPS, in modo da continuare ad alimentare macchine e dispositivi essenziale in caso di interruzione dell’elettricità;
  • segnalare alle autorità rifiuti ingombranti abbandonati, tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti ecc. nell’area, che potrebbero aggravare la situazione in caso di alluvione;
  • redigere un piano di emergenza in caso di alluvione, da condividere con gli addetti alle emergenze e gli altri lavoratori.

Il piano d’emergenza

Nel caso in cui si verifichi effettivamente un allagamento, se fuori dall’orario di lavoro dell’attività, bisogna aver definito una procedura per avvisare tempestivamente i lavoratori, in modo che non si rechino sul posto di lavoro.

Se invece l’allagamento avviene durante l’orario di lavoro, bisogna prevedere nel proprio piano di emergenza le procedure per:

  • interrompere le forniture di energia elettrica e metano;
  • condurre i lavoratori in luogo sicuro, preferibilmente ai piani più elevati;
  • contattare i soccorsi con il numero unico per le emergenze 112;
  • evacuare solo se sicuro.

È opportuno prevedere anche un piano di azioni per il ripristino dell’attività, una volta rientrata l’emergenza.

Per approfondire, potete consultare il nostro e-book “Management delle Emergenze: Guida Completa alla Gestione Pratica e Sicura”.

 

Articoli recenti

Il Bonus Natale: il nuovo corso in diretta webinar

Il decreto Coesione ha previsto l’erogazione a favore dei lavoratori dipendenti, per il solo 2024 e unicamente al sussistere dei presupposti di legge, del Bonus Natale. Gli aventi diritto, per poterne fruire, devono presentare specifica richiesta al datore di lavoro,...

Polizze vita detraibili soltanto se imponibili

L’Agenzia delle entrate, con la riposta all’interpello n. 218 del 6 novembre 2024, ha precisato che il dipendente non può portare in detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi ex art. 15, c. 1, lett. f) del TUIR, l’importo dei premi versati per la c.d. polizza...

La precompilazione delle domande per i flussi 2025

Il Ministero dell'Interno ha pubblicato sul Portale Servizi ALI - Sezione Sportello Unico Immigrazione, una serie di istruzioni per la precompilazione delle domande per i flussi d'ingresso per lavoro 2025. Più precisamente sarà possibile effettuare la precompilazione...

Regolarità contributiva: la verifica tramite piattaforma unica

L’INPS, con il messaggio n. 3662 del 5 novembre 2024, ha illustrato la nuova Piattaforma Unica per la verifica e gestione interattiva della regolarità contributiva. Si tratta della procedura Ve.R.A., composta da due sezioni - Verifica regolarità (Ve.R.A.) e...

La mera presenza fa scattare la residenza fiscale

L’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 20/E del 4 novembre 2024, facendo seguito al Dlgs 209/2023 che ha rivisto la disciplina della residenza fiscale, ha precisato che dal 1/01/2024 si considerano residenti fiscali in Italia, le persone fisiche che hanno,...

Lavoratori impreparati ai cambiamenti inaspettati

La resilienza dei lavoratori è in calo, con il 21% che si sente meno preparato ad affrontare cambiamenti rispetto all’anno scorso. Un’indagine ILO su oltre 5.000 lavoratori in Europa, Regno Unito, USA e Australia rivela un aumento delle ore e dei carichi di lavoro,...

Disabili e Terzo Settore: operativo l’incentivo del Decreto Lavoro

L’INPS, con il messaggio n. 3588 del 29 ottobre 2024, ha fornito le modalità operative per l’erogazione dell’incentivo per il lavoro delle persone con disabilità, ai sensi dell’art. 28 del D.L. 48/2023 (L. 85/2023). Le domande di fruizione del contributo possono...