L’Agenzia delle entrate, con il comunicato stampa del 14 gennaio 2025, ha reso noto che è disponibile la bozza del Mod. 730/2025, il quale, in linea con le previsioni del decreto “Adempimenti” (Dlgs n. 1/2024), prevede due nuovi quadri (M e T) che consentono alle persone fisiche non titolari di partita Iva di utilizzare la dichiarazione semplificata anche in relazione ai redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria.
Nel dettaglio le novità sono evidenziate nella bozza delle istruzioni per la compilazione del modello.
In particolare, si segnalano le seguenti:
- modifica degli scaglioni di reddito e delle aliquote IRPEF (riduzione da 4 a 3 degli scaglioni di reddito);
- nuovo regime agevolativo per i redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e IAP (per gli anni 2024 e 2025 i redditi non concorrono o concorrono parzialmente alla formazione del reddito complessivo);
- locazioni brevi (i redditi derivanti da contratti di locazione breve sono assoggettati ad imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca con aliquota al 26% nel caso di opzione a tale regime. L’aliquota è ridotta al 21% per i redditi da locazione breve relative ad un’unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi);
- lavoro dipendente prestato all’estero in zone di frontiera (dal 2024 il reddito di lavoro dipendente prestato all’estero in zone di frontiera o in altri Paesi limitrofi al territorio nazionale, in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto, da soggetti residenti in Italia, concorre a formare il reddito complessivo per l’importo eccedente 10.000 euro;
- rimodulazione delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente (per il solo periodo d’imposta 2024 è innalzata da 1.880 euro a 1.955 euro la detrazione prevista per i contribuenti titolari di redditi di lavoro dipendente escluse le pensioni e gli assegni ad esse equiparati e per taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, in caso di reddito complessivo non superiore a 15.000 euro);
- lavoro sportivo dilettantistico e professionistico (viene ridefinito l’ambito fiscale del lavoro sportivo che, dal 1° luglio 2024, non può più generare reddito assimilato a quello di lavoro autonomo);
- bonus tredicesima (per l’anno 2024 ai titolari di reddito di lavoro dipendente con un reddito complessivo non superiore ad euro 28.000 che rispettino determinate condizioni à riconosciuta un’indennità di importo pari ad euro 100, ragguagliata al periodo di lavoro, che non concorre alla formazione del reddito complessivo);
- trattamento integrativo (per l’anno 2024 l’importo riconosciuto in favore dei contribuenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro è calcolato qualora l’imposta lorda determinata sul reddito di lavoro dipendente e su alcuni redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, sia di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente diminuita dell’importo di 75 euro rapportato al periodo di lavoro nell’anno);
- lavoratori rimpatriati (ridisegnato il regime fiscale agevolato per i lavoratori impatriati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia a decorrere dal periodo d’imposta 2024).