La segnaletica di sicurezza rappresenta un modo chiaro e immediato per comunicare i pericoli, indicare le misure di prevenzione da adottare e/o le azioni da compiere in caso di emergenza. Infatti, la loro funzione è quella di guidare e proteggere, permettendo a tutti i lavoratori di operare in sicurezza.
Di cosa si tratta
Come disciplinato dall’art.162 del D.lgs 81/08, la segnaletica comprende oltre alla cartellonistica, anche segnali luminosi, verbali, gestuali e acustici.
La segnaletica di sicurezza si suddivide in diverse categorie, ciascuna con una funzione specifica:
Segnali di divieto: indicano comportamenti vietati che potrebbero mettere a rischio la sicurezza. Ad esempio il divieto di fumare;
Segnali di avvertimento: la loro funzione è quella di avvertire della presenza di un pericolo. Sono utilizzati ad esempio, per indicare superfici scivolose o la presenza di materiali pericolosi;
Segnali di obbligo: indicano i comportamenti che devono essere seguiti per garantire la sicurezza, come l’obbligo di indossare i DPI;
Segnali di salvataggio o soccorso: indicano le uscite di emergenza, i percorsi da seguire in caso di evacuazione, la posizione delle attrezzature di primo soccorso;
Segnali antincendio: indicano l’ubicazione delle attrezzature antincendio come estintori e idranti;
Il Datore di lavoro deve fare ricorso alla segnaletica di sicurezza, in tutti i casi in cui si è in presenza di risichi che non possono essere eliminati attraverso i metodi o le misure. Ma affinché la segnaletica sia efficace è fondamentale che:
Visibile e leggibile: i segnali devono essere posizionati in modo tale da essere visibili a chiunque si trovi nelle vicinanze del pericolo o della zona interessata.
Posizionata strategicamente: essenziale che i segnali sia collocati in punti chiave, dove il rischio è maggiore o dove è necessaria una rapida identificazione delle vie di fuga o delle attrezzature di emergenza;
Comprensibile: tutti i lavoratori devono essere formati sul significato della segnaletica
È possibile scegliere tre diverse modalità di segnalazione:
Cartelli;
Segnali luminosi, segnali acustici o comunicazione verbale;
Segnali gestuali o comunicazione verbale;
In alcuni casi è necessario, anzi più efficace l’uso simultaneo di più modalità, come ad esempio segnali luminosi accompagnati da segnali acustici. In questi casi bisogna prestare attenzione che non sia presente un’altra segnaletica o altra fonte emittente dello stesso tipo che turbino la visibilità e/o l’udibilità.
La normativa UNI EN ISO 7010, ripresa anche dal D.lgs 81 del 2008 definisce e standardizza la segnaletica, stabilendo i pittogrammi le dimensioni e i colori standard:
Rosso: sono segnali di divieto, pericoli, allarme, materiali ed attrezzatura antincendio;
Giallo: segnali di avvertimento;
Azzurro: segnali di prescrizione;
Verde: segnali di soccorso
Conclusioni
In conclusione, la segnaletica di sicurezza è un pilastro fondamentale nella prevenzione degli incidenti sul lavoro. Tuttavia, la sua efficacia dipende non solo dalla corretta installazione, ma anche dalla consapevolezza e dal rispetto delle indicazioni fornite.