Circa lo 80% dei lavoratori ha avuto un’esperienza di salute mentale che ha interferito con la loro capacità di lavorare. Uno su cinque ha considerato di lasciare il lavoro nel 2023 a causa della salute mentale e del suo impatto sulla capacità lavorativa. Questo è quanto emerge da una serie di ricerche e studi di EU OSHA, istituto europeo per la prevenzione e la salute nei luoghi di lavoro.
Cosa tratta :
Una ricerca pubblicata con una serie importante di dati dell’indagine OSH Pulse del 2022, che ha coinvolto più di 27 000 lavoratori di tutti gli Stati membri dell’UE, dell’Islanda e della Norvegia, ha evidenziato come quasi tutti i professionisti della sicurezza siano consapevoli dell’importanza di migliorare la salute mentale dei dipendenti. Diverse aziende, tra cui a titolo di esempio le multinazionali Johnson & Johnson, Unilever e Union Pacific, stanno implementando programmi di eccellenza per affrontare questa problematica.
Vi sono e sono evidenti una serie di segnali di allarme e di segnali deboli, che non vengono percepiti o al contrario rimangono del tutto sottovalutati. Facile anche fare un rapido elenco, di tutti i segnali che indicano difficoltà tra i dipendenti:
Ritardi frequenti e incapacità di rispettare le scadenze- Stanchezza costante e apparente esaurimento o malattia frequente
Umore instabile e frequenti fluttuazioni
Cambiamenti improvvisi nella personalità, come il ritiro dai progetti e dalle attività sociali
Nervosismo estremo e tensione
Difficoltà di concentrazione e completamento dei compiti
Conflitti frequenti con i colleghi
Declino della qualità del lavoro non risolto da cambiamenti nei parametri di lavoro
Maggiore sensibilità rispetto al comportamento precedente
Declino dell’interesse per le iniziative
Le condizioni di salute mentale più comuni, come depressione e ansia, continuano a colpire una vasta parte della forza lavoro, anche se nel secondo post pandemico, si è semplicemente smesso di parlarne. Sebbene sempre meno dipendenti negli ultimi tempi, riferiscano di stress e burnout, i numeri sono in direzione contraria e si denotano aumenti dei problemi più gravi come disturbi alimentari, uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, fino ad arrivare all’ idea suicidaria.
Dopo la pandemia, il numero di persone con problemi di alcolismo in Italia ha mostrato un aumento. Durante la pandemia, il 63% degli italiani che già bevevano in modo rischioso ha aumentato il consumo di alcol, con una maggiore probabilità di sviluppare dipendenza. Inoltre, tra coloro che erano considerati a basso rischio, il 28% ha incrementato il consumo fino a livelli considerati pericolosi per la salute. Questi dati indicano che più che la pandemia, molto dell’ impatto lavorativo che ne è seguito e tutte i disturbi stress lavoro correlati, hanno avuto un impatto significativo sui comportamenti legati al consumo di alcol, portando a un aumento dei casi di alcolismo.
Numeri Preoccupanti
Nel 2023, il 66% dei lavoratori europei intervistati ha riferito che la loro salute mentale ha influenzato la capacità di svolgere il proprio lavoro, rispetto al 59% del 2022. Il numero di dipendenti che ha segnalato un impatto grave è raddoppiato, passando dal 4% nel 2022 al 8% nel 2023. Lo stress legato al lavoro e il burnout sono il secondo fattore più grande che contribuisce alle preoccupazioni per la salute mentale dei dipendenti, con circa il 30% dei lavoratori che lo ha elencato come una delle principali preoccupazioni nell’ultimo anno, secondo solo allo stress finanziario, citato dal 41% dei dipendenti.
Nei paesi europei oggetto dell’ intervista, poco più del 40% dei lavoratori intervistati ha ricevuto cure per la salute mentale nel 2023, un aumento del 24% rispetto al 2022. Tuttavia, molte persone con bisogni acuti di salute mentale faticano a trovare supporto adeguato. Poco meno della metà di coloro che hanno ricevuto cure è rimasta con lo stesso specialista e/o servizio, e circa un decimo ha cambiato tre o più volte. Ogni volta che un lavoratore cambia specialista, ricomincia il percorso, azzerando i tempi, con grandi ritardi nel recupero.
Concludiamo con la proposta di una serie di strumenti operativi per la prevenzione del disturbo mentale nei luoghi di lavoro.
Indicazioni operative
Supporti per la salute mentale
Terapia individuale
Farmaci prescritti
Risorse di auto-cura (app per la riduzione dello stress, meditazione)
Contenuti e corsi on-demand
Coaching individuale per la salute mentale
Passi per migliorare la salute mentale dei lavoratori
Assicurarsi che la strategia per la salute mentale abbracci l’intero spettro dei bisogni.
Migliorare il supporto per i lavoratori genitori.
Costruire fiducia con azioni che supportino il benessere dei lavoratori.
Pensare a cambiamenti sistematici piuttosto che individuali per la salute mentale della forza lavoro.
Fornire ai manager risorse per guidare gruppi mentalmente sani e coinvolti.
Dare priorità all’accesso a cure di qualità per la salute mentale in tutta la forza lavoro globale.