L’INL, il 4 ottobre 2024, ha pubblicato sul proprio sito internet le prime FAQ sulla patente a crediti, con le quali, tra l’altro, ha precisato che l’invio tramite PEC all’indirizzo dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it della autocertificazione/dichiarazione sostitutiva è un adempimento che va effettuato dalle imprese e dai lavoratori autonomi che al 1° ottobre 2024 stiano già operando in cantieri temporanei o mobili.
Pertanto, spiega l’INL, se alla data del 1° ottobre i soggetti interessati non stanno operando presso alcun cantiere, non sono tenuti all’invio della PEC. L’autocertificazione/dichiarazione sostitutiva non è inoltre necessaria se nella stessa giornata del 1° ottobre le imprese ed i lavoratori autonomi che già operano in cantiere richiedono la patente tramite il medesimo portale. In altri termini, la presenza in cantiere di imprese e lavoratori autonomi deve essere sempre preceduta dall’invio della autocertificazione/dichiarazione sostitutiva o dalla richiesta della patente tramite portale, tenendo presente che a partire dal 1° novembre l’operatività in cantiere sarà ammessa esclusivamente per le imprese ed i lavoratori autonomi che abbiano fatto richiesta della patente tramite portale.
In un’altra FAQ viene invece precisato che per essere esentati dalla richiesta della patente a crediti è sufficiente essere in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III a prescindere dalla categoria di appartenenza.
L’INL evidenzia anche che, se un’azienda ha diverse unità produttive e quindi, eventualmente, sono individuabili diversi datori di lavoro, il possesso dei requisiti si deve intendere riferito all’intera azienda e quindi tutti i datori di lavoro dovranno aver nominato i RSPP e redatto i relativi DVR.
Infine, riguardo al nuovo obbligo informativo richiesto al datore di lavoro, si precisa che in assenza del nuovo accordo Stato-Regioni, la dichiarazione deve tener conto della normativa vigente alla data di presentazione della stessa e non potrà, quindi, riguardare adempimenti che non è possibile ritenere obbligatori.